Avvisi

1 Novembre 2018

Regolamento d’Istituto

Il seguente Regolamento del IV Istituto Comprensivo “G. Aurispa” di Noto viene redatto alla luce dei principi inderogabili e prioritari contenuti nella Carta dei Servizi della nostra scuola che, nel pieno rispetto degli articoli 2 e 3 della Costituzione Repubblicana e del D.P.R. n. 416 del 31 – 05 – 1974, intende avviarsi verso il superamento della scuola – apparato per definirsi come scuola comunità-servizio, fondata sulla partecipazione, sul decentramento, sull’autonomia e sulla flessibilità dei modelli organizzativi.
ARTICOLO 1: DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
La convocazione degli OO.CC. deve essere disposta con un congruo preavviso.
La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale.
Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.
ARTICOLO 2: ELEZIONI CONTEMPORANEE DI ORGANI DI DURATA   ANNUALE
Le elezioni per OO.CC. di durata annuale, hanno luogo in giorni diversi ed entro il secondo mese dell’anno scolastico. Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali.
ARTICOLO 3: CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE O DI INTERSEZIONE
Il consiglio di classe, di interclasse, di intersezione è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso il Presidente. Il Consiglio si riunisce, di regola, almeno una volta ogni bimestre.
ARTICOLO 4: CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite nell’articolo 4, terzultimo comma, del D.P.R. 31 – 05 – 1975 n. 416.
ARTICOLO 5: PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO La prima convocazione del Consiglio d’Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri, è disposta dal Dirigente Scolastico.
ARTICOLO 6: ELEZIONI DEL PRESIDENTE VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio.
E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica.
A parità di voti si dovrà ripetere la votazione fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno dei genitori (Circ. 26 – 07 – 1983 n. 208). Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vicepresidente, da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente.
ARTICOLO 7: CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso.
Il Presidente del Consiglio   è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva, ovvero della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso.
ARTICOLO 8: PUBBLICITÀ DI ATTI
I verbali e tutti gli atti scritti preparatori del Consiglio d’Istituto sono depositati nell’ufficio di segreteria e sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta per l’interessata.
ARTICOLO 9: ORARIO D’INGRESSO
L’ingresso per gli alunni è fissato annualmente dal Consiglio d’Istituto su proposta del Collegio dei Docenti in rapporto alle esigenze dell’utenza.
SCUOLA INFANZIA: tempo normale 8,00-16,00
SCUOLA PRIMARIA:
1-2-3 (27h):8,00-13,00 (tre giorni a settimana)
8,00 -14,00 (due giorni a settimana)
4-5 (30h)8,00-14,00
SCUOLA SECONDARIA:
30h 8,05-14,05
Il personale docente dovrà trovarsi a scuola cinque minuti prima del suono della sirena per assistere all’ingresso degli alunni in classe.
ARTICOLO 10: VIGILANZA ALUNNI
Spetta ai Docenti vigilare sugli alunni nei seguenti momenti:
  • Ingresso
  • In aula e durante la ricreazione
  • Uscita dalla scuola
  • Gite scolastiche – manifestazioni organizzate dalla scuola.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Le insegnanti di Scuola dell’infanzia accoglieranno i bambini negli spazi interni all’edificio. L’accoglienza è un momento delicato e va gestito con la massima attenzione e collaborazione tra gli insegnanti e i collaboratori.
L’orario massimo dell’accoglienza è di un’ora dall’orario di ingresso, dopo tale orario a nessuno è consentito entrare se non per comprovati e giustificati motivi.
SCUOLA PRIMARIA (elementare)
Gli insegnanti organizzeranno gli alunni negli spazi esterni di accoglienza per disporli in fila e condurli in aula al suono della sirena.
Durante l’uscita gli alunni verranno accompagnati fino al portone di ingresso dall’insegnante/i.
Nel caso di assenza del titolare, il compito di vigilanza è affidato al personale ATA o ad altri insegnanti individuati, fino all’arrivo dell’insegnante supplente. Nel caso di cambio dell’ora l’insegnante non può abbandonare la classe prima dell’arrivo dell’altro insegnante. Nei casi di compresenza nessuno può uscire dalla classe se non espressamente autorizzato dal Dirigente.
SCUOLA SECONDARIA I° Grado (media)
Dal momento in cui viene consentito agli alunni di entrare nella scuola, la vigilanza spetta al personale preposto per i periodi che precedono e seguono l’orario delle attività didattiche.
Gli insegnanti hanno l’obbligo di sorvegliare gli alunni anche durante l’intervallo, che non può superare di norma, la durata di 15 minuti. Poiché le lezioni si svolgono dalle 8,05 alle 14,05, gli intervalli saranno due e si effettueranno dalle 9:55 alle 10:05 e dalle 11:55 alle 12:00. Sarà compito del personale docente coadiuvato dai collaboratori scolastici vigilare sugli alunni nei corridoi e nei bagni  durante l’intervallo, gli alunni usciranno dalla classe massimo due per volta.
Nel cambio delle ore il personale ausiliario vigilerà sugli alunni.
Nel caso in cui il docente, durante le proprie ore di lezione, dovesse lasciare l’aula, per esigenze di servizio o per altri motivi, la vigilanza sugli alunni sarà affidata dal docente stesso, dal Dirigente o dal suo collaboratore  al personale ausiliario o ad altro personale scolastico.
I docenti accompagneranno personalmente la classe ogni volta che essa dovrà spostarsi per raggiungere aule speciali, per visite guidate, viaggi d’istruzione o altre attività didattiche.
Qualora gli alunni debbano lasciare la scuola  prima del termine delle elezioni, dovranno essere direttamente prelevati dai genitori o da persona maggiorenne conosciuta dal personale scolastico e delegata dai genitori.
In caso di sciopero, le famiglie verranno informate, tramite gli alunni circa la tipologia del servizio che la scuola svolge, è comunque sempre assicurata la vigilanza sugli alunni, utilizzando tutto il personale presente.
ARTICOLO 11: COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
L’educazione ad un corretto comportamento degli alunni durante la loro permanenza a scuola costituisce una delle finalità educative che la scuola deve perseguire e coinvolge assieme ai docenti tutti gli operatori scolastici.
Gli alunni sono tenuti:
  1. ad assumere un contegno educato e corretto;
  2. a rispettare l’orario scolastico;
  3. a rispettare gli ambienti della scuola, gli arredi ed il materiale didattico in dotazione dei cui danni arrecati sono responsabili;
  4. a presentarsi con un abbigliamento sobrio e misurato;
  5. a non usare in classe il cellulare ;
  6. a non portare oggetti che non hanno nessuna attinenza con le attività didattiche.
ARTICOLO 12: INTERVENTI DISCIPLINARI
Nel mancato rispetto delle norme di comportamento si può incorrere nei seguenti provvedimenti:
  1. Comunicazione ai genitori con colloqui o note informative;
  2. Ammissione in classe su autorizzazione del Dirigente Scolastico, a seguito di più annotazioni scritte;
  3. Esclusioni dalle normali attività di classe o di sezione, con obbligo di presenza a scuola e impiego dell’alunno in compiti diversi individuati dal team docente;
  4. Esclusione da gite, manifestazioni, uscite, ….
ARTICOLO 13: REGOLAMENTO RITARDI, USCITE, ASSENZE, GIUSTIFICAZIONI
RITARDI: Gli alunni in ritardo rispetto all’orario di inizio delle lezioni, sono comunque ammessi in classe con l’obbligo dell’insegnante, qualora il ritardo non sia giustificato, di darne comunicazione scritta alla famiglia; viene fatta deroga al rispetto degli orari indicati per gli alunni provenienti dalle zone rurali che, usufruendo del servizio scuolabus, dovranno sottostare ad orari causati da forza maggiore.
USCITE: L’uscita anticipata degli alunni è consentita in casi di effettiva necessità al cambio dell’ora e dietro preventiva richiesta scritta e vistata dal Dirigente o suo delegato. Gli alunni in questione dovranno essere consegnati personalmente ai genitori, ad un familiare maggiorenne o ad un loro delegato previo accertamento di identità che, in ogni caso, dovrà sollevare per iscritto l’amministrazione scolastica da ogni responsabilità. Le uscite anticipate, non corredate da richiesta scritta, sono possibili solo in caso di improvviso malore.
Nelle scuole dell’infanzia i genitori sono tenuti a rispettare il modulo orario prescelto ed il relativo orario di uscita.
Nei periodi di mancata erogazione del servizio mensa i bambini consumeranno nei locali della scuola, dalle ore 12,30 alle ore 13,30, il pasto fornito dalle rispettive famiglie.
Qualora hanno scelto di far consumare il pasto a casa ai propri figli, dovranno prelevarli alle ore 12,30 e riaccompagnarli non oltre le 13,30, previa compilazione di un apposito modulo di autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato.
Facendo seguito all’articolo 19 bis del DEGRETO LEGGE 16 ottobre 2017, n. 148 convertito con modifica della L. 4 dicembre 2017( in G.U. 05/12/2017, 284), l’uscita autonoma degli studenti di quarta e quinta elementare e della scuola secondaria di primo grado, potrà avvenire dietro esplicita dichiarazione liberatoria rilasciata dai genitori-tutori degli alunni.
ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI: Tutte le assenze devono essere annotate sul registro e giustificate dai genitori mediante comunicazione orale / scritta. Le assenze frequenti, ripetute e ingiustificate dovranno essere segnalate al Dirigente e alle famiglie.
ARTICOLO 14: DISCIPLINA SCUOLA SECONDARIA 1° Grado
  • L’alunno deve mantenere sempre un comportamento corretto e disciplinato nei confronti degli altri compagni, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico.
  • E’ severamente proibito portare a scuola materiale di qualsiasi genere che possa nuocere all’incolumità propria e altrui.
  • E’ proibito reagire con violenza ed esprimersi con un linguaggio incivile.
    Nelle varie attività scolastiche l’alunno deve mantenere un atteggiamento pacato e responsabile.
  • L’alunno deve conoscere e rispettare il regolamento d’istituto ed altre eventuali norme stabilite  dai Docenti all’interno di ogni classe.
  • Durante l’ingresso, l’uscita e l’intervallo, è proibito correre, spingersi, fare giochi che possono provocare danni a persone o cose.
  • E’ proibito sostare più del necessario nei servizi e gettare rifiuti per terra.
  • Durante il cambio dell’ora gli alunni devono restare nelle rispettive aule e mantenere un comportamento disciplinato.
  • Gli alunni sono tenuti a rispettare l’edificio, l’arredamento scolastico e il materiale didattico.
  • Gli alunni sono invitati a non portare a scuola oggetti di particolare valore e telefonini.
ARTICOLO 15: INTERVENTI DISCIPLINARI Scuola Secondaria 1° grado
I provvedimenti in questo ambito si articoleranno nel seguente modo:
Livello 1
a) nota sul registro;
1intervento dei genitori (colloqui, lettere informative);
2allontanamento della classe per la sola giornata;
Livello 2
a) esclusione da gite, manifestazione, uscite;
b) sospensione fino a tre giorni in caso di più note;
c) sospensione fino a due settimane per gravi fatti che turbano il regolare andamento della vita scolastica, offese alla morale, ai docenti e ai compagni.
ARTICOLO 16: VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione sono regolamentati dalla normativa   in vigore (C.M. 291 / 92 e successive integrazioni).
SETTORE SCUOLA DELL’INFANZIA
Sono consentite visite guidate all’interno del territorio comunale o limitrofo per la durata massima dell’orario dell’attività didattica giornaliera.
SETTORE SCUOLA PRIMARIA (elementare)
Per gli alunni delle classi 1^-2^-3^ sono consentite visite guidate della durata massima di un giorno all’interno del territorio provinciale o limitrofo. Per gli alunni del II biennio sono consentite visite guidate della durata massima di due giorni all’interno del territorio regionale o limitrofo.
SETTORE SCUOLA SECONDARIA (media)
Per la scuola secondaria sono consentite visite guidate e / o viaggi d’istruzione della durata massima di sei giorni.
La partecipazione alla visita guidata deve coinvolgere quanto più possibile l’intera classe, allo scopo di evitare discriminazioni dovute a problemi economici delle famiglie.
Per i viaggi d’istruzione è possibile formare gruppi di alunni anche di classi parallele.
La vigilanza degli alunni è affidata ai docenti titolari di classe / sezione, almeno un docente per classe / sezione o per gruppi di 15 alunni.
L’insegnante di sostegno accompagnerà la classe / sezione in presenza dell’alunno handicappato.
Le spese dovranno essere contenute entro limiti ragionevoli, e comunque si dovranno adottare gli interventi più opportuni affinché anche gli alunni meno abbienti possano partecipare all’iniziativa.
Naturalmente altre diverse esigenze dei familiari o problemi di salute di alcuni alunni, non potranno precludere la realizzazione dell’iniziativa.
Dovrà essere, in ogni caso, acquisito agli atti il consenso, espresso per iscritto, dell’esercente la potestà, al quale dovrà essere data comunicazione particolareggiata del programma.
Tale consenso non esonera gli accompagnatori dalle responsabilità previste dalla legge, per cui, durante il viaggio, i docenti dovranno assicurare una costante ed assidua vigilanza degli alunni (art. 61 della legge 11 – 07 – 1980 n. 312 e art. 2047 del codice).
Potrà essere consentita la partecipazione dei genitori degli alunni sulla base di esigenze che dovranno essere valutate dagli insegnanti interessati e a condizione che ciò non comporti onere a carico del bilancio della scuola.
Per le visite guidate all’interno del Comune è necessario il preavviso scritto o telefonico al Dirigente.
Le richieste devono essere corredate da analitica relazione riguardante la gita, le finalità e il numero dei partecipanti.
Il Consiglio d’Istituto delega il Dirigente a concedere l’autorizzazione all’effettuazione delle visite guidate di durata inferiore o pari al normale orario scolastico.
Le visite e i viaggi d’istruzione sono consentiti purché finalizzati ad una migliore conoscenza del nostro patrimonio artistico ed ambientale.
ARTICOLO 17: CRITERI PER L’USO DEGLI SPAZI INTERNI, DELLA BIBLIOTECA, AULE INFORMATICA,SUSSIDI
La palestra e le aule di informatica del plesso centrale verranno utilizzate a rotazione oraria secondo un calendario stabilito all’inizio di ogni anno scolastico.
Ogni variazione deve essere autorizzata dal docente responsabile nominato dal dirigente. Lo stesso dicasi per la videoteca.
Il cortile, invece, sarà utilizzato a discrezione degli insegnanti, previo accordo tra di loro, onde evitare concentramento di classi.
Per la biblioteca occorre rivolgersi alla docente bibliotecaria di istituto. La durata del prestito potrà variare, tenuto conto della quantità dei sussidi presenti.
Il materiale ricevuto dovrà essere ben custodito e consegnato in perfette condizioni
Nei plessi di scuola dell’infanzia lo spazio comune (salone) verrà utilizzato collegialmente per l’accoglienza e i momenti di attività comune dalle singole sezioni a turni concordati.
Ogni plesso dovrà essere dotato di elenchi relativi ai sussidi e ai libri della biblioteca scolastica predisposti dal responsabile di plesso che ne curerà la conservazione e l’uso.
Gli insegnanti, in base alle proprie esigenze e a quelle degli alunni, potranno usufruirne facendone apposita richiesta al personale responsabile.
ARTICOLO 18: CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE DOTAZIONI
La scuola con la partecipazione attiva di tutti gli operatori scolastici si adopererà perché le strutture scolastiche, le dotazioni di arredi, di sussidi, di suppellettili siano tenuti e custoditi accuratamente coinvolgendo in questo l’Ente locale e le forze dell’ordine presenti nel territorio, ciascuno per la parte di propria competenza.
ARTICOLO 19: MODALITÀ’ DI COMUNICAZIONE CON I GENITORI ED   INCONTRI CON I DOCENTI
Gli incontri individuali con i genitori e le assemblee dei genitori disposti o autorizzati dal Dirigente Scolastico, si terranno di norma nei plessi e nelle sezioni di appartenenza secondo i prospetti orari approvati dai rispettivi Collegi dei Docenti.
Di ciascuno incontro, già programmato, verrà data conferma scritta alle famiglie, alcuni giorni della data fissata.
Gli interessati devono essere avvisati con anticipo non inferiore a cinque giorni rispetto alla data della riunione; tale preavviso, per particolari ragioni di urgenza, può essere più breve, ma non inferiore alle ventiquattro ore.
I docenti verranno avvisati nella sede di servizio tramite circolare indirizzata agli stessi.
I genitori riceveranno, invece, convocazione scritta tramite i figli.
Ogni insegnante di scuola media metterà a disposizione un’ora settimanale per incontri con i genitori.
Ulteriori comunicazioni fra docenti e genitori possono avvenire per telefono o avviso scritto.
ARTICOLO 20: CALENDARIO DI MASSIMA DELLE RIUNIONI
Ad inizio anno scolastico il Dirigente Scolastico predispone il piano annuale delle attività che sottopone ai Collegi dei docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria per la relativa deliberazione.
Il piano potrà essere suscettibile di variazione in rapporto alle esigenze dell’Istituto; la sua articolazione dovrà rispettare la normativa vigente circa il monte orario di attività extrascolastiche.
ARTICOLO 21: CRITERI GENERALI PER L’ELABORAZIONE DEL P.O.F.
Il consiglio d’istituto individua i seguenti criteri generali cui fare riferimento nella elaborazione e realizzazione del P.O.F.:
  1. Organizzazione della scuola e dei servizi da essa erogati in rapporto alle esigenze dell’utenza.
  2. Aderenza delle iniziative / attività alle linee generali indicate dai programmi ministeriali della scuola di base ed alle esigenze del contesto in cui si opera.
  3. Pianificazione ed utilizzazione dei fondi destinati all’Istituto nell’ottica dei criteri
    di efficienza, efficacia economicità.
  4. Copertura finanziaria per la realizzazione delle attività / iniziative.
  5. Dare priorità alle attività / iniziative che coinvolgano tutto l’istituto.
  6. Privilegiare quelle iniziative che stimolano l’integrazione e l’orientamento di tutta
    l’utenza con particolare riferimento allo sviluppo delle eccellenze.
ARTICOLO 22: CRITERI GENERALI PER LA FORMAZIONE DELLE SEZIONI / CLASSI PRIME
a) SCUOLA DELL’INFANZIA
  • Per fasce di età
  • Equa distribuzione degli alunni per provenienza socio- culturale, sesso,
    situazioni problematiche.
b) SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA:
  1. Formazione commissione verticale;
  2. Equa distribuzione degli alunni per fasce di livello, provenienza socio
    culturale, sesso, situazioni problematiche;
  3. Divisione degli alunni provenienti dalle stesse sezioni / classi in piccoli gruppi Assicurare, laddove possibile, la presenza di compagni di classe per gli alunni provenienti da altri Istituti.
ARTICOLO 23: CRITERI GENERALI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI AI PLESSI, ALLE SEZIONI / CLASSI ASSEGNAZIONE AI PLESSI
  1. Rispetto della continuità;
  2. Assegnazioni classi prime ai docenti che hanno ultimato il ciclo scolastico;
  3. Assegnazioni alle altre classi, sentite le esigenze dei docenti, nel rispetto delle esperienze pregresse e dell’anzianità di servizio, in casi particolari tramite sorteggio.
ASSEGNAZIONE DISCIPLINE E CLASSI
  1. Rispetto della continuità o delle indicazioni dei docenti, laddove è possibile;
  2. In caso di soppressioni di classi / sezioni o di pensionamenti dare priorità ai docenti più anziani.
ARTICOLO 24: CRITERI DI ASSEGNAZIONE PERSONALE ATAAI PLESSI
  1. Assecondare le proposte del personale, laddove possibile;
  2. Graduatoria d’Istituto;
  3. Rotazione temporale del personale.
ARTICOLO 25: CRITERI PER L’ATTIVITÀ’ NEGOZIALE DI CUI AGLI ARTT. 31 E SEGUENTI DEL REGOLAMENTO AMMINISTRATIVO CONTABILE D.I.del 44.02.01
Il consiglio d’Istituto individua i seguenti criteri cui il Dirigente scolastico deve attenersi nello svolgimento dell’attività negoziale, così come previsto dalla normativa vigente:
CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE
Premesso che l’istituzione scolastica non può stipulare contratti aleatori e che non può concedere in uso a chicchessia immagini degli alunni, si stabilisce quanto segue:
a) Le finalità dello “sponsor” non possono contrastare in alcun modo con le finalità istituzionali della scuola;
b) Il contratto di sponsorizzazione ha durata massima annuale, eventualmente rinnovabile;
1Nel caso di più proponenti ed a parità di condizioni, il Dirigente Scolastico stipula il contratto di sponsorizzazione dando preferenza all’Azienda che presenta caratteristiche statutarie di maggiore aderenza al P.O.F. e / o ad eventuali progetti specifici.
 CONTRATTI DI LOCAZIONE IMMOBILI
Nel caso di beni immobili lasciati in eredità alla scuola, gli stessi possono essere dati in locazione, se non fruiti dall’istituzione, nel rispetto dei seguenti criteri:
a) Il contratto di locazione dell’immobile deve essere stipulato secondo la normativa vigente e nel pieno rispetto dell’equo canone;
b) La preferenza deve essere accordata in via prioritaria ad associazioni culturali e / o sportive senza fini di lucro;
c) Nel caso di locazione a persone fisiche deve essere redatta apposita graduatoria tra i richiedenti sulla base di una tabella di valutazione all’uopo formulata da una commissione composta da Docenti e genitori appartenenti agli OO.CC. d’Istituto.
UTILIZZAZIONE DI LOCALI, BENI O SITI INFORMATICI APPARTENENTI ALL’ISTITUZIONE SCOLASTICA DA PARTE DI SOGGETTI TERZI
L’utilizzazione dei locali, dei siti informatici e delle strutture dell’istituzione viene autorizzata dal Dirigente Scolastico nei casi previsti dal D.I. 44 / 01 e nel rispetto dei seguenti elementi:
  1. L’orario di utilizzazione dei locali non deve coincidere con le attività educativo – didattiche curriculari ed extracurriculari;
  2. Il richiedente deve svolgere attività non a fini di lucro;
  3. Il richiedente deve provvedere alla pulizia e custodia dei locali e delle suppellettili utilizzati con proprio personale e deve farsi carico dei danni arrecati alle strutture;
  1. Il richiedente deve garantire in via prioritaria la partecipazione degli alunni della scuola con particolari agevolazioni;
  2. I destinatari dell’attività devono ricadere principalmente nel bacino di utenza dell’istituzione.
L’utilizzazione dei beni o siti informatici di proprietà della scuola viene concessa solo ai soggetti terzi che in vario modo ed a vario titolo partecipano o contribuiscono alla realizzazione del P.O.F.
La concessione dell’utilizzo dei locali e dei beni o siti informatici può essere gratuita o onerosa su deliberazione del Consiglio d’Istituto ed è subordinata alla stipula di apposita convenzione che dovrà prevedere:
  1. Decorrenza e durata dell’utilizzo, non superiori all’annualità;
  2. Modalità di gestione;
  3. Polizza fideiussoria a garanzia dell’immobile;
  4. Canone di concessione locale;
  5. Clausola di salvaguardia (vedi art. 50 D.I. 44 / 01).
CONVENZIONI RELATIVE A PRESTAZIONI DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E DEGLI ALUNNI PER CONTO TERZI
Le prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi previste dal D.I. 44 / 01 e da altre normative deve avvenire mediante stipula di convenzioni contenenti:
  1. Natura e scopo della prestazione, congruente con la finalità della scuola;
  2. Decorrenza e durata della prestazione;
  3. Modalità di svolgimento della prestazione;
  4. Determinazione dei corrispettivi e modalità di liquidazione degli stessi;
  5. Clausola di salvaguardia.
ALIENAZIONE DI BENI E SERVIZI PRODOTTI NELL’ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ’ DIDATTICHE O PROGRAMMATE A FAVORE DI TERZI
L’alienazione dei beni e / o servizi deve essere prevista in specifici progetti e deve essere finalizzata ad implementare la dotazione finanziaria e / o strumentale della scuola.
Il costo complessivo relativo alla produzione del bene e/o servizio aumentato del 20% viene assunto quale dato oggettivo di riferimento per la determinazione del corrispettivo da liquidare alla scuola.
Il ricevuto dell’alienazione dei beni e /o servizi viene inserito nelle entrate del programma finanziario con specifica causale.
CONTRATTI DI PRESTAZIONE D’OPERA CON ESPERTI PER PARTICOLARI ATTIVITÀ’ ED INSEGNAMENTI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il contratto di prestazione d’opera per incarichi superiori a cinquecento euro al netto delle ritenute, da stipularsi nei casi previsti dal D. I. 44 / 01, deve tener conto dei seguenti criteri:
  1. Selezione pubblica con avviso all’albo scolastico;
  2. Titolo specifico per la prestazione richiesta;
  1. Curricolo professionale;
  2. Esperienze pregresse nello stesso campo o in altri affini;
  3. Membri di istituzioni o associazioni no profit;
  4. Miglior offerta nell’ambito dei parametri minimi e massimi previsti dalla normativa vigente.
In caso di più proponenti, il Dirigente Scolastico elabora una graduatoria in base ai titoli, alle esperienze pregresse ed al curricolo professionale e stipula il contratto con gli aventi diritto.
Deliberato dal Collegio Docenti nella seduta del 15 novembre 2017.

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